Analisi dei mercati valutari
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giu 24, 2021 | Analisi del mercato valutario
Pillole giornaliere
I mercati attendono nuovi segnali d'inflazione. Oggi decisione di politica monetaria della BoE
- Mercati in attesa di nuovi segnali inflazionistici: Le azioni asiatiche hanno segnato un calo con la Cina mentre il dollaro USA è rimasto al di sotto dai massimi post FED con il mercato che ne ha rivalutato le dichiarazioni e sta attendendo ulteriori spunti. Gli investitori stanno prezzando il primo rialzo dei tassi di interesse degli Stati Uniti per febbraio 2023 rispetto a dicembre 2022 subito dopo la riunione della scorsa settimana. L’incertezza su questo tema e’ ancora molta; due funzionari della Fed ieri hanno affermato che un periodo di alta inflazione negli Stati Uniti potrebbe durare più a lungo del previsto solo un giorno dopo che il presidente della Jerome Powell aveva minimizzato le crescenti pressioni sui prezzi
- Programma infrastrutturale statunitense: Un gruppo bipartisan di senatori statunitensi ha affermato di aver raggiunto un accordo "quadro" per un disegno di legge sulla spesa per le infrastrutture e che probabilmente ne discuterà con il presidente Joe Biden. Tuttavia, secondo i resoconti dei media statunitensi, la leader della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi e il leader della maggioranza al Senato Charles Schumer non appoggeranno apertamente il disegno di legge bipartisan fino a quando non vedranno i dettagli.
- Bank Of England: Gli investitori sono cauti anche in vista della riunione di politica monetaria della BOE. Si prevede che la BOE mantenga la sua politica monetaria invariata, anche se potrebbe esserci un potenziale inasprimento a livello verbale, dato che i funzionari dell’istituto sono sembrati favorevoli ad un cambiamento verso una mossa restrittiva. Attualmente il tasso di riferimento e’ di 0,1% con un programma QE annuale di 895 miliardi di sterline.
Approfondimento del giorno
Cambio principe stabile sopra area 1,1900. L'interesse per il dollaro mantiene la coppia nervosa nella sessione asiatica di giovedì mattina. Dopo aver testato il massimo di 1,2263 a fine maggio, l'euro ha perso la battaglia contro il biglietto verde ritracciando sotto il livello di 1,1900 e testando l’area 1,1850 durante la scorsa settimana. I rendimenti del benchmark statunitense a 10 anni vengono scambiati all'1,49%. L'indice del dollaro USA (DXY) si attesta a 91,82. I commenti contrastanti dei funzionari della Fed sull'inflazione e sulle prospettive dei tassi di interesse influenzano il movimento del biglietto verde. Appena usciti i dati IFO tedeschi in linea con le aspettative e creano un po’ di supporto alla divisa unica. Oltreoceano attenzione per ordini di beni durevoli di maggio, richieste di sussidio, e PIL del Q1 annualizzato oltre ad alcuni interventi di esponenti FED. A livello tecnico primo supporto a 1.19 mentre prima resistenza a 1.1960
EURUSD sotto area 1.1950 sull’incertezza del mercato.
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