Analisi dei mercati valutari
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mar 18, 2021 | Analisi del mercato valutario
Pillole giornaliere
In una frase: la FED è stata sufficientemente Dovish!
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FED Dovish: Istituto americano centrale che rivede al rialzo le previsioni di crescita e inflazione rispettivamente a +6.5% e +2.4% per il 2021. Per il 2022 e 2023 è invece prevista una crescita rispettivamente del +3.3% e del 2.2% mentre per l’inflazione l’Istituto si aspetta una crescita dell’ 1.9% e del 2%. L’inflazione è da considerarsi quindi solamente temporanea e non strutturale che non giustificherebbe un cambiamento dell’attuale politica monetaria espansiva. Relativamente alla disoccupazione la FED prevede un livello di +4.5% per il 2020 e di un +3.5% nel 2023. I Dot Plot evidenziano che la maggior parte dei 18 banchieri vede i tassi di interesse prossimi allo zero almeno fino al 2023.
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BoE: La Banca d'Inghilterra dovrebbe lasciare la sua politica monetaria invariata, commentendo i recenti sviluppi del Regno Unito e suggerendo la politica futura. Le minutes del meeting potrebbero suggerire un miglioramento economico che guiderebbero i rendimento del Regno Unito al rialzo. La decisione è attesa per le le 13:00.
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J PY: Lo Yen si è rafforzato dopo che il Nikkei ha riferito che la Banca del Giappone (BoJ) potrebbe espandere la fascia di rendimenti per il controllo della curva (Yield Curve Control), consentendo un aumento dei rendimenti delle obbligazioni decennali JGB. La BOJ annuncerà la sua decisione questo venerdì.
Una panoramica sull' EUR/USD
Il cambio principe non riesce a raggiungere area 1.2000 dopo il taglio Dovish della FED con Powell che ancora una volta riafferma politiche monetarie espensive e accomodanti almeno fino al 2023. Gli stimoli messi in campo negli US stanno facendo alzare la curva dei rendimenti americani che sta diventando sempre più ripida (10Y UST sopra 1.60%) e sta supportando il biglietto verde che si è riportato in area 1.19 contro EUR. Per la divisa unica la Lagarde ha osservato che i rendimenti in aumento stanno anticipando la ripresa economica che avrà maggior vigore nella seconda metà dell’anno a fronte dei vaccini e la rimozione dei Lockdown. A livello di dati economici oggi attenzione alle richieste di sussidio americane in uscite alle 13:30 assieme all’indice Philly FED manifatturiero. Per il vecchio continente attenzioni agli interventi dei banchieri centrali della BCE Guindos e Schnabel. A livello tecnico primo supporto a 1.1880 mentre prima resistenza a 1.1990.
EURUSD: La FED indebolisce solo momentaneamente il biglietto verde, i rendimenti continuano a supportarlo.
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