Analisi dei mercati valutari
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ott 05, 2020 | Analisi del mercato valutario
Pillole giornaliere
Questa settimana verranno pubblicati i verbali delle riunioni di politica monetaria della FED e della BCE. Sebbene le elezioni americane e la Brexit siano sicuramente i temi trainanti di queste settimane, i mercati attendono con impazienza la pubblicazione dei verbali poichè sono alla ricerca di indizi che possano chiarire le scelte future di politica monetaria delle due banche centrali.
Intanto le notizie relative alle condizioni di salute del Presidente americano rimangono incerte e talvolta contraddittorie. Se da un lato i medici cercano di dipingere un'immagine ottimistica della situazione (il Presidente oggi stesso potrebbe tornare alla Casa Bianca), dall'altro quello che si sa è che Trump sta ricevendo un trattamento "aggressivo" che solitamente è riservato ai casi più gravi di coronavirus.
Ciò però non ha interrotto le discussioni al Congresso sul nuovo stimolo fiscale. Il presidente della Camera, Nancy Pelosi, ha fatto sapere che le probabilità di un accordo sono aumentate sebbene rimanga un divario tra quanto le due parti sono disposte a mettere sul piatto. I repubblicani continuano ad insistere su un sostegno di massimo $ 1500 miliardi mentre i democratici chiedono uno sforzo maggiore arrivando a $ 2200 miliardi.
Misti i dati di venerdì sull'occupazione statunitense che ha mostrato una crescita di 661.000 unità a settembre (peggio del previsto) ma un tasso di disoccupazione sceso al 7,9% (superando di gran lunga le stime).
In Europa continua a crescere la paura per la nuova diffusione del virus. La capitale spagnola, Madrid, è la zona più colpita del vecchio continente e le restrizioni sono ormai diventate inevitabili. La capitale francese, Parigi, ha invece alzato il livello di allerta massimo e si attendono i prossimi giorni per capire come muoversi. L'idea che spaventa di più è quella di estesi lockdown che possano in qualche modo vanificare gli sforzi per la ripresa.
Sul tema Brexit, sembra almeno che i due blocchi vogliano arrivare a tutti i costi ad un accordo. Il primo ministro britannico, Boris Johnson, e il presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, si sono confrontati durante il fine settimana e hanno deciso di estendere i colloqui per definire le reciproche relazioni. Entrambe le parti mirano ora a concludere un accordo entro la fine di questo mese o al più tardi all'inizio di novembre, per lasciare tempo sufficiente per la ratifica entro il 31 dicembre.
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