Analisi dei mercati valutari
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set 11, 2020 | Analisi del mercato valutario
Pillole giornaliere
Oggi negli Stati Uniti l'attenzione dei mercati sarà concentrata sull'indice dei prezzi al consumo sebbene sia nota la nuova presa di posizione della Fed che sembra dare rilievo più all'inflazione media che non al singolo dato. Se i risultati dovessero risultare superiori alle attese, il dollaro USD potrebbe rafforzarsi.
La sessione di oggi si è aperta dunque positivamente e anche l'annuncio da parte della società svedese AstraZeneca di poter ancora distribuire un vaccino entro l'anno, ha giocato un ruolo decisivo mettendo da parte i dubbi sollevati dai mercati dopo l'interruzione temporanea della terza fase di sperimentazione.
In Europa la BCE ha lasciato la politica monetaria invariata. Le nuove previsioni di crescita però sono state riviste al rialzo poiché la BCE ha riconosciuto che la ripresa dell'Eurozona rimane sulla buona strada. Il Presidente della banca centrale ha inoltre affermato che la BCE sta monitorando l'impatto negativo che l'euro forte può avere sull'inflazione ma ha anche ammesso che la gestione del tasso di cambio al momento non è un loro obiettivo. Subito dopo la conferenza stampa l'euro ha esteso il suo rally contro il dollaro per poi ritracciare in area $ 1,18.
La riunione di ieri della Banca centrale europea è stata in qualche modo oscurata anche dal dramma della Brexit.
L'UE ha avvertito che se il Regno Unito metterà in dubbio il trattato di divorzio già discusso, intraprenderà azioni legali dinanzi le sedi di giustizia internazionale. Il primo ministro britannico Boris Johnson non si è espresso in merito e questo ha scatenato la peggiore sessione per la sterlina da marzo ad oggi.
Si tratterebbe della cancellazione di quattro anni di trattative che determinerebbe un divorzio disordinato che potrebbe ostacolare le speranze di ripresa economica interrompendo nuovamente le catene di approvvigionamento. Questa incertezza minaccia inoltre di mettere a rischio alcuni dati positivi provenienti dal Regno. A luglio, l'economia britannica è cresciuta del 6,6% e la riapertura dell'economia ha segnato un rimbalzo dell'attività nel settore della produzione e delle costruzioni.
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