Analisi dei mercati valutari
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lug 13, 2020 | Analisi del mercato valutario
Pillole giornaliere
Durante la visita ad un ospedale militare, il presidente degli Stati Uniti si è presentato per la prima volta davanti alle telecamere indossando una mascherina. Si tratta di un segnale importante considerando che Trump si era da sempre rifiutato di indossarne una poichè letto dagli elettorori come un segnale di debolezza.
In realtà i mercati hanno registrato notevoli guadagni sembrando prestare poca attenzione al crescente numero di contagi in tutto il mondo. L'Organizzazione mondiale della sanità ha mostrato un aumento giornaliero record di casi a livello glabale, di oltre 230.000 unità gran parte dei quali concentrati in Stati Uniti, Brasile, India e Sudafrica.
La caccia al rendimento ha teso a beneficiare le valute dei mercati emergenti e quelle collegate alle materie prime (come il dollaro australiano), pesando invece sul dollaro USA che ha perso terreno.
Questa settimana si attendono gli annunci di politica monetaria delle principali banche centrali mondiali come la Banca del Giappone e la Banca del Canada (mercoledì), e la Banca Centrale Europea (giovedì). Le banche centrali hanno svolto un ruolo fondamentale nel sostenere le economie durante la pandemia. E poichè le economie iniziano ormai a reagire, qualsiasi cambiamento di politica monetaria sarà fondamentale per determinare le prospettive macroeconomiche future.
Giovedì e venerdì di questa settimana l'attenzione sarà rivolta però anche al vertice straordinario di 2 giorni in cui i leader dell'UE sperano di trovare un accordo sul piano di ripresa dell'Unione. Sarà un faccia a faccia tra il gruppo composto da Germania e la Francia, e il cosiddetto gruppo dei paesi frugali - Svezia, Danimarca, Paesi Bassi e Austria - che sono ancora restii a concedere fondi senza alcun impegno a specifiche riforme.
In UK domani verrano resi noti i dati sul PIL di maggio che potrebbero mostrare un rimbalzo del 5%. Si tratta in effetti di una settimana ricca di dati per il Regno Unito.
Nelle ultime due settimane la sterlina ha goduto di una ripresa dovuta soprattutto ad una maggiore propensione al rischio degli investitori. L'attenzione si sposterà ora però tutta sui numeri, in particolare del lavoro. Finora il regime del governo ha contribuito a limitare i danni ma si prevede che giovedì il tasso di disoccupazione sia rivisto in salita e questo certamente non aiuterebbe il pound.
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