Analisi dei mercati valutari

mag 27, 2020 | Analisi del mercato valutario

Pillole giornaliere

PILLOLE GIORNALIERE

  • I dati economici pubblicati ieri sul mercato statunitense hanno mostrato che a maggio la fiducia dei consumatori US è cresciuta e anche i dati sulle vendite di case nuove hanno superato le aspettative. L'indice azionario di riferimento, l'S&P500, ha guadagnato quasi il  2% raggiungendo il picco dal 5 marzo.
    • L'ottimismo arriva però in un momento di grande tensione. Informatori rivelano che la Casa Bianca potrebbe prendere in considerazione severe sanzioni contro la Cina se questa dovesse proseguire il suo attacco ad Hong Kong.
    • Nonostante questa guerra diplomatico-commerciale tra i due Paesi, l'obiettivo principale di Pechino è ora rivitalizzare l'economia nazionale. A causa del Covid-19, milioni di cittadini sono stati licenziati e adesso i giovani cinesi hanno grosse difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro.
  • Il vecchio continente si trova ancora schiacciato tra due visioni e due progetti di Europa. Da una parte la coppia franco-tedesca, sostenuta dalle nazioni del sud, che propone un piano di 500 miliardi di EUR finanziato dal debito estero e ridistribuito senza alcuna contropartita agli Stati più colpiti dalla crisi. Dall'altra parte, alcuni Paesi del nord (tra cui Austria, Danimarca, Paesi Bassi e Svezia) che premono per prestiti con condizioni di rimborso predefinite. Sarà difficile per la Commissione europea mediare e trovare il perfetto equilibrio per evitare rotture e soprattutto di destabilizzare i mercati.

  • In UK l'opinione pubblica inizia a mostrarsi insofferente verso il PM, Boris Johnson. Per due mesi, il Primo Ministro è stato aspramente criticato per la sua risposta (troppo debole) alla pandemia (pochi tamponi, nessun lockdown e case di riposo abbandonate a se stesse). Ora si scontra con l'immagine di un governo che infrange le sue stesse regole. Johnson continua infatti a sostenere Dominic Cummings nonostante le proteste del suo partito, e due sondaggi che mostrano un'erosione dei consensi. Le rivelazioni di ieri di un presunto avvicinamento dell'Unione Europea alle posizioni britanniche sulle politiche della pesca, ai margini del nuovo round di negoziazione commerciale che si terrà la settimana del 15 giugno, hanno però entusiasmato i mercati e potrebbero favorire la sterlina.

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