Analisi dei mercati valutari

nov 16, 2018 | Analisi del mercato valutario

Pillole giornaliere

Sterlina ancora debole, continua a perdere a causa del clima politico britannico molto teso per Brexit. L'euro continua la sua fragile ripresa contro dollaro US, registrando il quarto aumento consecutivo e riportandosi in area $ 1.13. Rimbalzo tecnico delle coppie EUR/AUD e EUR/NZD rispettivamente a $ 1,5600 e NZ $ 1,6650, dopo la forte correzione osservata nelle sessioni precedenti. Picco della settimana per l’EUR/CHF che registra la quarta sessione consecutiva in rialzo.

USD

Dopo aver raggiunto il suo minimo dell'anno all'inizio della settimana, toccando $ 1,12, l'EUR/USD riprende lentamente fiato, avvicinandosi  al livello di $ 1,13.  Le incertezze relative all'Italia in secondo piano, anche se Roma rimane sotto la minaccia di una sanzione da Bruxelles dopo il suo rifiuto di martedì di adeguare le sue proiezioni per il 2019, compreso il suo obiettivo di disavanzo del 2,4% del PIL. L'annuncio del Primo Ministro Italiano Giuseppe Conte di lavorare di pari passo con l'Unione Europea per trovare una soluzione alla questione del budget italiano ha leggermente rasserenato gli investitori europei, ma questo non è sufficiente a rafforzare la fiducia degli investitori. Se le tensioni dall'Italia sono temporaneamente diminuite, i nuovi shock politici che hanno colpito ieri il Regno Unito hanno ricordato quanto sia instabile la regione europea e, quindi, per il momento, da evitare come obiettivo. Calo del dollaro dopo i commenti di mercoledì sera dal governatore degli Stati Uniti, Jerome Powell: il fatto che la Fed riconosca l'esistenza di potenziali venti contrari che potrebbero arginare l'espansione dell'economia statunitense sta dando origine agli iniziali timori degli investitori di una pausa sul rialzo dei tassi della Federal Reserve statunitense (3 aumenti previsti per il 2019).

GBP

Il deal sul Brexit e l'incertezza politica sul Regno Unito hanno dominato i mercati finanziari nella giornata di ieri, segnando il crollo più grave della sterlina degli ultimi due anni sia contro il dollaro, sia contro l'euro e facendo perdere alla divisa l'1.5% del proprio valore in poche ore. A seguito dell'annuncio della May sul sostegno del governo all'accordo con l'UE, alcuni ministri (tra cui il ministro per la Brexit, Dominic Raab e il ministro per il lavoro e le pensioni, Esther McVey) hanno rassegnato le proprie dimissioni, di fatto allontanando l'ipotesi di un parlamento compatto nell'approvazione definitivo dell'accordo.


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