Analisi dei mercati valutari

dic 23, 2016 | Analisi del mercato valutario

Pillole giornaliere

Nikkei chiuso, Shanghai Comp a -0.95% e Hang Seng -0.28%. 10Y UST a 2.554%, 10Y Bund a 0.25%.

Monte dei Paschi alla ricerca di aiuti di Stato per l’aumento di capitale – le azioni della banca più vecchia del mondo hanno perso il 28% questa settimana. Intanto Deutsche Bank sembra abbia trovato un accordo con il Dipartimento di Giustizia americano per il pagamento di una multa di USD 7.2 BIO sul caso Subprime del 2008 (un importo di quasi la metà dell’iniziale richiesta).

CAD

La forte contrazione dell’inflazione in Canada nel mese di novembre (-0,4% su base mensile - la peggiore performance dell'anno) rimette in gioco l'ipotesi di un possibile nuovo taglio dei tassi da parte della banca centrale canadese nel 2017. Ciò non ha certamente aiutato il loonie che ha segnato un indebolimento nei confronti dell’euro tornando in area 1.40. Da segnalare, di contro, il forte rimbalzo delle vendite al dettaglio nel mese di ottobre, in crescita dell'1,1% su base mensile, la migliore performance da gennaio.

USD

La crescita del PIL degli Stati Uniti nel terzo trimestre è stata nuovamente rivista al rialzo al 3,5% (contro il 3,2% della stima precedente) - la migliore performance dell'economia US degli ultimi 8 trimestri. Se da un lato questo conferma la buona salute dell'economia statunitense (e avalla la scelta fatta dalla Fed di rialzare i tassi di interesse), dall’altro non si possono ignorare alcuni dati negativi emersi ieri - gli ordini di beni durevoli si sono notevolmente contratti nel mese di novembre (-4,6%), il numero dei sussidi di disoccupazione è salito al suo livello più alto degli ultimi 6 mesi e l’indice di crescita dei prezzi per consumi personali delle famiglie è risultato pari a zero nel mese di novembre. In assenza di dati macroeconomici per l’UE, l'annuncio della riduzione della multa a Deutsche Bank è stata senz’altro una buona notizia per l’euro.

GBP

Il ritorno dei timori sulla strategia di uscita dall’UE della PM May e delle potenziali conseguenze economiche, sociali e politiche (la Scozia ha minacciato di rivendicare la propria indipendenza con un referendum se l'accesso al mercato unico non venisse salvaguardato) continua a pesare sulla sterlina che ha registrato ieri la sua quarta sessione al ribasso nei confronti dell'euro toccando per la prima volta dalla riunione della BCE dell'8 dicembre lo 0,85. Il Paese rilascerà a metà mattina la stima finale del PIL per il Q3 2016. Gli analisti non prevedono alcuna revisione ma una conferma di crescita del Regno Unito allo 0,5%.


Vorrei ricevere l’Analisi Giornaliera sulle Valute nella mia casella di posta elettronica

Questa newsletter, pubblicata cinque volte la settimana, passa in rassegna giorno per giorno i principali eventi e le attività che dominano i mercati.