Analisi dei mercati valutari

dic 02, 2016 | Analisi del mercato valutario

Pillole giornaliere

Giornata vivissima per le contrattazioni con il consueto appuntamento mensile US dei NFP. Un report positivo potrebbe riportare l’eurodollaro al ribasso. Ultima seduta prima del referendum costituzionale italiano il cui esito potrebbe rendere instabile la zona euro pesando sulle quotazioni della moneta unica.

L’accordo di mercoledì dell’Opec, con il quale la produzione sarà ridotta di circa 1,2 milioni di barili al giorno dal gennaio 2017, consente il rialzo dei prezzi (livelli di metà ottobre) con stamani Brent a 53,54 e WTI a 50,86. La riduzione potrebbe essere solo una soluzione di breve periodo. L’accordo arriva dopo il lontano 2008  con l’Arabia Saudita che riduce notevolmente la sua produzione concedendo all’Iran di limitarla (e non ridurla) e la Russia che, pur non facendone parte, si coordina con l’Opec.

USD

Eurodollaro che continua a consolidarsi in area 1,06 nella sessione di ieri. Il dato sulla disoccupazione tedesca si e’ mostrato migliore delle attese cosi’ come quello dell’Eurozona che migliora rispetto a quello di settembre con un 9,8% . Oggi come solito primo venerdi’ del mese avremo il rapporto dei Non Farm Payroll sull’occupazione US che assieme alla riunione della FED costituiscono i principali eventi economici del mese. L’attesa è per un miglioramento dei dati economici US in linea con quelli osservati nelle ultime settimane che consentirebbero un innalzamento dei tassi da parte della FED non solo a dicembre ma anche a gennaio.

GBP

Il Primo Ministro Theresa May potrebbe subire un colpo elettorale dopo la vittoria al seggio parlamentare degli anti-Brexit Liberl Democratici. Il partito richiede un secondo referendum per il Brexit manifestando un chiaro interesse a non uscire dal mercato Unico Europeo.

ZAR

Il Sudafrica potrebbe esser vicino al degrade da parte di S&P per la prima volta nella sua storia e potrebbe ritrovare il suo debito classificato come titolo spazzatura. A pesare un PIL al ribasso (livelli del 2009) e le accuse al Primo Ministro delle Finanze Pravin Gordhan.


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