Analisi dei mercati valutari

nov 03, 2016 | Analisi del mercato valutario

Pillole giornaliere

Mercato asiatico tendenzialmente negativo con il Nikkei a -1.76%, Hang Seng a -0.41% e Shanghai Comp a +0.84%. La performance negativa deriva principalmente dall’avversione al rischio di questi giorni. Ieri sera, come tutti si aspettavano, la FED ha mantenuto invariata la sua politica monetaria con i FED FUNDS a 0.50%. La probabilità di un rialzo a dicembre sale al 78%. Nello suo statement la FED dichiara che sta aspettando ulteriori evidenze per procedere con un rialzo. In China nella notte Caixin Sevice PMI di ottobre superiore alle aspettative a 52.4. 10Y Bund a 0.137% Brent Oil a $47.0/b.

USD

Il dollaro continua a soffrire dopo la pubblicazione del sondaggio ABC/Washington Post che vede Trump ad un punto di vantaggio dalla Clinton. Il sito di analisi statistica FiveThirtyEight dà oggi al 32% le probabilità di vittoria del canditato repubblicano. Intanto sono deludenti i dati di ieri diffusi dall’agenzia ADP sulla creazione di occupazione nel settore privato (fermo a 147K contro un’aspettativa di 165K - il livello più basso dal maggio scorso) con lo spettro che anche gli influenti dati di domani sui Non Farm Payrolls possano essere altrettanto deludenti. In giornata prevista la pubblicazione dell’Indice ISM non manifatturiero che si aspetta peggiore rispetto al meso scorso (consensus 56,1 vs 57). Per quanto riguarda l’Unione Europea si attende invece il dato sulla disoccupazione a settembre prevista in leggero calo al 10% (contro il 10.1% di agosto) che se confermato sarebbe il livello più basso da giugno 2011.

GBP

Giornata intensa per la sterlina oggi con la Bank of England che deciderà sui tassi di interesse (non si aspetta alcuna revisione dell’attuale politica monetaria) e pubblicherà la relazione sull’inflazione. In realtà l’attenzione sarà tutta dedicata al verdetto del Lord Chief Justice John Thomas e altri due togati con cui si prenderà posizione sull’invocazione dell’art. 50 da parte del Primo Ministro britannico. In pratica i giudici renderanno noto se per far partire il complesso processo di uscita dall’Unione Europea il Governo di Theresa May potrà agire unilateralmente in completa autonomia (con il rischio e le paure di una hard Brexit) oppure (come sperano in molti) se si dovrà effettuare un passaggio in Parlamento per l’approvazione. Qualunque sia il verdetto, la decisione verrà (o dall’una o dall’altra parte) probabilmente appellata dinanzi alla Corte Suprema ma ciò non impedirà in giornata una certa volatilità nel cambio.

CHF

Le incertezze sul risultato delle elezioni americane di martedì prossimo continuano a pesare sul valore del franco svizzero che, sulla scia di un risk off sentiment, ieri ha toccato i minimi da giugno. Per il momento il mercato non si aspetta alcuna mossa da parte della BNS nonostante le pressioni restino alte. La recente volatilità del cambio EURCHF ricorda quanto successo all’indomani del voto sul Brexit (il 24 giugno) quando il cambio toccò 1.0612.


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