Analisi dei mercati valutari

ott 07, 2016 | Analisi del mercato valutario

Pillole giornaliere

Incertezza che imperversa sui mercati in questo venerdì mattina con il mercato asiatico in rosso a -0.2%, Hang Seng a -0.55% e Nikkei a -0.23%. Notizia della notte è la debacle della sterlina. Al di là di tutti i commenti e dichiarazioni che si stanno inseguendo sui principali info provider, la ragione principale sembra essere gli stop e le barriere delle opzioni in area 1.26 e 0.89 rispettivamente per GBPUSD e EURGBP (cosiddetto “flash crash”). Intanto in Giappone il governatore della BoJ Kuroda chiede una soluzione veloce riguardo le preoccupazioni del sistema bancario dichiarando nuovamente che le azioni di politica monetaria dell’istituto nipponico non sono arrivate al limite. 10Y Bund a -0.02% Brent Oil a $52.5/b.

USD

Giornata importante per il dollaro americano che, come ogni primo venerdì del mese, ospita i Non-Farm Payrolls (indicatore economico rilevante per misurare lo stato di salute del mercato del lavoro americano e considerato ago della bilancia nelle decisioni della FED per le proprie mosse di politica monetaria). Questi dati seguiranno ai numeri diffusi ieri sulle richieste dei sussidi di disoccupazione che hanno segnato un dato positivo a 249K, migliore sia rispetto al dato precedente (a 254K) sia a quanto il mercato si fosse aspettato (257K). La domanda è, di nuovo: quando la FED deciderà di rialzare i tassi se i dati odierni dovessero essere migliori alle aspettative? Il mercato continua a scommettere su dicembre anche perchè è l’unico meeting nel quale la FED terrà le sue dichiarazioni. Intanto oggi NFP e disoccupazione sono attesi rispettivamente a 171K e 4.9%

GBP

Il cambio EURGBP si è spinto oggi fino a 0.93 prima di assestarsi in area 0.89 - e le turbolenze per la divisa inglese sembrano non essere finite. Dall’Europa si distingue la voce di François Hollande che ha sostenuto che la Gran Bretagna dovrà subire le conseguenze dell’abbandono dell’Unione Europea al fine di salvaguardare l’Istituzione europea da una crisi esistenziale – parole che hanno alimentato  sicuramente maggiore frenesia sui mercati. Non aiutano sicuramente le dichiarazioni del PM britannico May che, tra le altre cose, non aveva perso tempo nel criticare la politica monetaria della BoE reputandola eccessivamente espansiva.


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